martedì 7 maggio 2013

La segregazione

Ancora una volta le notizie di cronaca riportano alla nostra attenzione l'orrore della segregazione forzata. Negli ultimi anni si sono presentati casi di alcune donne tenute prigioniere per anni, in case lager, senza che nessuno si accorgesse di nulla. È quindi sospettabile, ai limiti della certezza che in questo esatto momento ci siano casi analoghi; nel buio in una stanza insonorizzata, che si sfama con qualche cibo in scatola, magari sul pavimento c'è una ragazza, probabilmente giovane, che aspetta con terrore la fine dell'orario di lavoro del suo carceriere.
Ogni volta alla mente mi torna la storia del giovane tedesco Kasper Hauser.
Vissuto nei primi dell'ottocento, venne ritrovato nella piazza di Norimberga ormai grande, ma incapace di comunicare col mondo. Assegnato ad un dottore imparò a parlare e potè raccontare la sua storia: Kasper aveva vissuto gli ultimi dodici anni di vita incatenato e chiuso in una cella, dove l'unico contatto col mondo lo aveva tramite un uomo che gli portava pane e acqua, gli tagliava le unghie ed i capelli e lo lavava. Chiaramente veniva picchiato ad ogni rumore o atto che potesse rivelarne la presenza.
Una volta liberato e accolto nella società morì in circostanze ignote, pugnalato.

Warner Herzog ci ha regalato nel 1974 il magnifico "L'Enigma di Kasper Hauser" - " Jeder für sich und Gott gegen alle".
Herzog è un grande autore con uno sguardo così lontano dagli altri grandi cineasti da renderlo in qualche modo il più unico. La sua educazione e il suo approccio al cinema sono stati assolutamente fuori dal comune, come le sue modalità di gestione del set, degli attori e dei film.
L'Enigma è una delle perle del suo cinema, immancabile nella bacheca di ogni cinefilo incallito. Solo per la maestosità della sua messa in scena povera, scarna, ma impeccabile merita una visione.
Il protagonista è il buon Bruno S. che per girare film con Herzog, doveva prendere le farie in acciaieria. Bruno S. altro personaggio ai limiti, cresciuto in modo difficilissimo, per poi rivelarsi grande artista infatti dipingeva e suonava oltre a recitare. Oltre a L'Enigma, Bruno S. è protagonista di "La ballata di Stroszek" ispirato alla sua vita e scritto appositamente per lui.
Herzog scoprì l'uomo e l'attore nel documentario Bruno der Schwarze (1970) di  Lutz Eisholz.



Giovedì su Wip Radio alle ore 18.30 affronterò in modo più profondo l'argomento Kapser Hauser e il cinema di Warner Herzog.

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